Descrizione Progetto

Come prima cosa andiamo a specificare un aspetto molto importante.
C’è un grande interesse verso la magnetoterapia, lo vediamo dall’elevato numero di ricerche che, oramai da anni, vengono effettuate su Google, vediamo che moltissime pagine in cui se ne parla la magnetoterapia viene descritta come una pratica di medicina alternativa.
Noi di Quec Phisis ci teniamo ad affermare con forza che gli strumenti per la magnetoterapia sono a supporto della medicina tradizionale, è che se visti sotto questa angolatura danno dei vantaggi cospicui in molte cure.

LA MODERNA MAGNETOTERAPIA

Tralasciando i dispositivi che erogano altissime intensità e frequenze (radar, ultrasuoni, raggi X, marconiterapia, radioterapia …) attualmente vi sono dispositivi di molti tipi ed ognuno con proprie caratteristiche; ne deriva quindi che, in quelli di uso corrente in campo medico, vi saranno specifici e diversi risultati. Ne possiamo innanzitutto definire:

  • magnetoterapia statica
  • magnetoterapia a campi pulsati suddivisi in:
    • alta frequenza
    • bassa frequenza

La magnetoterapia statica
In Europa non è molto conosciuta, è la forma di magnetoterapia più semplice. I magneti sono permanenti costituiti da leghe ferromagnetiche; in pratica sono dischetti di varia grandezza che vengono applicati a contatto della zona del corpo da trattare per un certo periodo di tempo.
Il campo magnetico generato è molto alto, da 3000 a 10.000 Gauss o più, che decresce allontanandosi dalla fonte, quindi occorre applicare il magnete molto vicino alla zona da trattare.

La magnetoterapia ad alta frequenza
Utilizza frequenze radio (da 1 a 900 MHz), quindi notevolmente più alte rispetto a quelle della strumentazione a bassa frequenza (1 MHz significa un milione di Hz).
Il campo magnetico generato ad alta frequenza è caratterizzato da intensità molto basse che vengono misurate solitamente in mW. Gli studi clinici effettuati dimostrano l’efficacia della magnetoterapia ad alta frequenza per tutte le patologie a carico dei tessuti molli, pur mantenendo risultati importanti anche nel trattamento di patologie ossee. Può essere utilizzata anche per i ritardi di calcificazione, ma richiede più trattamenti rispetto alla magnetoterapia a bassa frequenza.
Le principali patologie trattate sono:

  • Distorsioni
  • Tendiniti
  • Dolori muscolari
  • Lombalgie
  • Sciatalgie
  • Mialgie
  • Artriti–artrosi
  • Dolori articolari

Il campo elettromagnetico viene generato da un circuito radiante contenuto all’interno di un apposito applicatore ergonomico, facilmente adattabile alla parte del corpo da trattare.

La magnetoterapia a bassa frequenza
Utilizza campi variabili con frequenze da 10 a 200 Hz (cicli al secondo) e densità di flusso da 50 a 300 gauss. Queste apparecchiature focalizzano l’attenzione sulla “potenza” delle onde elettromagnetiche, riduce al minimo l’effetto termico e allo stesso tempo di sfruttare la densità del flusso elettromagnetico (Gauss o Millitesla) per incrementarne la penetrazione nel corpo umano e dunque per un ripristino efficace della normale attività cellulare. È utilizzata principalmente per il trattamento di malattie ossee, cura di tessuti molli e per la terapia del dolore; è particolarmente consigliata per il trattamento di:

  • Osteoporosi
  • Artrosi
  • Artrite
  • Osteonecrosi
  • Dolori Articolari

L’erogazione delle onde elettromagnetiche sulle zone interessate avviene tramite solenoidi, ovvero bobine all’interno delle quali passano le deboli correnti elettriche che generano un campo elettromagnetico; esistono diverse forme di solenoidi, generalmente hanno una forma piatta circolare o rettangolare (ogni azienda utilizza una forma diversa) che viene applicata direttamente sul paziente. Questo tipo di magnetoterapia è utilizzata soprattutto per trattamenti con tempi molto lunghi, ripetuti anche più volte durante il giorno.

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