– La teoria dei biofotoni: l’evento biologico primario alla base della vita, e anche delle alterazioni che portano alla malattia, è un evento fisico di natura elettromagnetica.
– Le cellule di esseri umani (sia del regno animale che vegetale) emanano energia luminosa, i cosiddetti biofotoni, sotto forma di “quanti energetici” che mette in grado di scambiare informazioni anche a lunga distanza.

Esperimento: due bicchieri di sangue fresco di maiale vennero messi uno accanto all’altro. In un bicchiere venne instillato un agente patogeno e il sangue reagì producendo anticorpi. Sorprendentemente, più tardi, si potè osservare in laboratorio che anche il sangue nel secondo bicchiere aveva prodotto anticorpi, benché non vi fosse stato aggiunto alcun agente patogeno. Ripetendo l’esperimento ponendo una lastra che non lasciava passare da luce tra i due bicchieri non si riscontrò alcuna produzione di anticorpi nel secondo bicchiere.
– Ė stata recentemente scoperta una nuova proprietà del DNA: la sua capacità di indurre la produzione di onde elettromagnetiche a distanza in diluizioni acquose e come il DNA influenzi le molecole d’acqua.
– il DNA come antenna elettromagnetica contiene tutte le informazioni biologiche. Funziona da stazione ricetrasmittente, assimila informazioni, per inoltrarle nelle nostre cellule, guidando ogni processo cellulare sia che giunga dall’interno e sia che giunga dall’esterno.
– Siamo fatti del 99% di molecole d’acqua, teoria dei domini di coerenza:
Gli ioni di ogni data specie formano dei sistemi coerenti.
L’acqua in particolare si organizza per insiemi coerenti e frazione non coerente
Nel corpo umano l’acqua è organizzata per il 40% in insiemi coerenti della dimensione di circa 500 Ä.
Le attività e gli scambi di molecole nell’organismo non avvengono per caso, ma serve un ordine dettato dal campo magnetico prodotto dall’acqua, dove tutti gli elementi oscillano in fase di regioni dette domini di coerenza.

– Solo le molecole che reagiscono alla frequenza dello stesso campo magnetico interagiscono tra loro, avviando in modo ordinato le corrette reazioni chimiche indispensabili alla vita della cellula dell’organismo. Uno squilibrio di questo ordine compromette il funzionamento della cellula, con la conseguenza delle manifestazioni di patologia.
– Il 40% dell’acqua è coerente e può ricevere e trasportare le informazioni elettromagnetiche, mentre il rimanente 60% non coerente, egualmente fondamentale per la vita, rappresenta il solvente degli ioni e degli elementi fondamentali per l’economia cellulare.
Il punto di partenza: la ionorisonanza ciclotronica e i fenomeni coerenti nella materia vivente
– Nel 2009 Luc Montagner, premio Nobel per la medicina, ha riconosciuto la validità dei domini di coerenza, dichiarando come l’acqua non è affatto una sostanza inerte, ma può assumere configurazioni particolari e mettendo onde elettromagnetiche che possono diventare strumento di terapia e di regolazione non farmacologica, ma sempre profondamente medica.
il DNA delle cellule mette delle onde a frequenza molto bassa, da 0 a poche centinaia di Hertz.
Sono stati resi noti gli studi sullo scompenso di questo range che compromette l’equilibrio della cellula, con il sorgere delle manifestazione di patologia
– Poiché tutto ciò che vibra (regno animale e regno vegetale) emette delle radiazioni ultra deboli, definite biofotoni, appare lecito chiedersi quali siano le radiazioni che fortificano il nostro DNA e quelle che lo indeboliscono

La teoria della nutrizione vibrazionale

– La storia dell’ingegnere Andrè Simoneton che negli anni ‘40 scopri il potere vibrazionale degli alimenti, misurandolo con un apparecchiatura elettrica chiamata neuro-micrometro. Simoneton riprese i lavori di Bovis secondo questo studio i cibi indispensabili per la vita, che vibrano nel campo della radiazione infrarossa e dello spettro del visibile (dal rosso al blu) sono, guarda caso, i vegetali crudi, un po’ meno quelli cotti, la frutta, i cereali non raffinati, la frutta secca ed anche il latte, burro e uova, se freschi di giornata. Nel campo dell’ultravioletto e dei raggi-x invece ricadono tutti quegli alimenti morti e nocivi: cibi conservati salumi cereali e zuccheri raffinati.
– Il cibo non è altro che un condensatore di energia solare. Più il cibo ha ricevuto direttamente la luce del sole, più è fresco e meno ha subito processi di trasformazione, e più è ricco di potere vibrazionale.

La vita

– Il corpo umano cerca di vivere sempre in costante condizioni di equilibrio, e questo equilibrio è mantenuto soprattutto dall’energia elettromagnetica prodotta dalle cellule del nostro organismo.
– Anche i processi enzimatici, essenziali per la dinamica del buon funzionamento della cellula, sono guidati dai segnali elettromagnetici.
– Le cellule di uno stesso organo, per il fatto stesso che hanno identica composizione molecolare, comunicano ed interagiscono utilizzando tutte uno stesso segnale elettromagnetico che si propaga facendole vibrare con lo stesso tipo di frequenza che le fa entrare in risonanza.
– Secondo Popp, l’energia che noi otteniamo dall’alimentazione è proprio l’energia della luce del sole, immagazzinata dalle piante e dagli animali.

La malattia

– Tutti gli organismi viventi irradiano un debole ma permanente flusso di luce, la cui intensità spazia dalla luce visibile all’ultravioletto.
-Le cellule sane emettono oscillazioni ordinate di luce, mentre le cellule malate producono oscillazioni non ordinate. Maggiore è il disturbo, tanto più caotica è l’emissione di luce. Oscillazioni caotiche di luce non trasmettono più informazioni corrette alle cellule vicine in quel momento, così allo stesso modo anche le reazioni biochimiche non funzionano più, perciò si possono sviluppare sintomi di malattia.
– La malattia appare sempre di più come un’interruzione delle linee di comunicazione biofotoniche all’interno dell’organismo.
– Le tossine, interrompendo le linee di comunicazione, impediscono lo scambio di informazioni del tutto in parte, questo porta a:
1) all’inizio ad un’alterazione elettrica della cellula (ogni cellula del corpo possiede un potenziale di membrana intorno ai 75 MB) che si può rilevare con i metodi bioelettronici
2) Successivamente si produce una alterazione chimica, che si può rivelare con l’esame del sangue e delle urine.
3) Infine compaiono i sintomi della malattia

La Dieta Mediterranea:

La paternità della ricerca sulla dieta mediterranea e da attribuire al medico nutrizionista Lorenzo Piroddi che nel 1939 ipotizzò la connessione tra abitudini alimentari e insorgenza delle malattie del ricambio. Per curare i suoi pazienti piroddi elabora una prima versione della dieta mediterranea che limitava il consumo di grassi animali privilegiando quelli vegetali.
il primo studioso che portò il concetto di dieta mediterranea all’attenzione della scienza fu Ancel Keys che nel 1947 si era accorto che in un paesino del Cilento non c’erano malati di infarto e si chiese come mai non c’è ne fossero mentre in America c’è ne sono molti e l’infarto è la principale causa di ricovero?

Dieta mediterranea e malattie cronico-degenerative:

la piramide mediterranea dietetica è stata aggiornata per includere gli aspetti sociali e gli altri aspetti di vita ad esempio: riposo adeguato, convivialità, attività culinarie, condivisione di cibo, ecc, oltre alle abitudini alimentari suggerendo che lo stile di vita complessivo potrebbe avere effetti protettivi non solo legati a specifici nutrimenti e gruppi alimentari, ma anche a comportamenti psicologici, sociali e fisici presenti nello stile di vita Mediterraneo. Non soltanto cosa, ma anche come e quando: prodotti freschi di stagione e produzione locale, uso costante ed appropriato di aromi: aglio, cipolla, prezzemolo, basilico, ecc. Prodotti tipici: salvaguardia di un patrimonio culturale, oltre che gastronomico, fatto di tradizioni, odori e sapori non facilmente riproducibili.

Linee guida e consigli:

– Mantenersi snelli
– Praticare esercizio fisico
– Limitare cibi ad alta densità calorica ed evitare bevande e cibi zuccherati
– Basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su un’ampia varietà di cibi di provenienza vegetale: cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta
– Limitare consumo carni rosse ed evitare le carni conservate cioè conservate con combinazioni di sale, nitrati e nitriti o di zucchero, con affumicatura o con l’aggiunta di conservanti chimici.
– Limitare bevande alcoliche.
– Limitare il sale e i cibi sotto sale.
– Assumere i nutrimenti dai cibi e non dagli integratori
– Allattare i figli
– Non fumare