Test clinici

  • Dolore cronico e Sindrome fibromialgica

La malattia

L’impatto del dolore cronico non è ancora pienamente compreso, anche se compromette lo stato di salute di milioni di persone, può provocare intenso malessere fisico ed emotivo e peggiora la qualità di vita più di qualsiasi altra patologia.

Si ritiene che il dolore cronico sia una delle patologie per le quali i soggetti affetti richiedono cure mediche più di frequente.

Il nostro studio

L’indagine “Painful Truth” sponsorizzata da Boston Scientific Ltd – 2013 riporta i seguenti dati raccolti in Europa:

  • Il dolore cronico colpisce 1 adulto su 5

  • In media, i soggetti convivono con il dolore cronico per un periodo che arriva fino ai 7 anni

  • Il 68% dei partecipanti all’indagine prova dolore per più di 12 ore al giorno nonostante le terapie

  • Si stima che il costo totale per i sistemi sanitari in Europa possa raggiungere i 300 miliardi di euro dove circa il 90% può essere attribuito a costi indiretti, come la perdita di produttività, l’assistenza sociale e sussidi

  • Quasi un terzo dei pazienti afferma di avere ricevuto poche informazioni sulle nuove opzioni per una gestione migliore del dolore

  • Meno della metà dei partecipanti ritiene di aver avuto una buona esperienza con i farmaci convenzionali e solo un terzo (36%) è soddisfatto del trattamento farmacologico

PubMed riporta circa 185.000 studi sulla “chronic pain”, solo 318 trattati con “magnetotherapy”, 29 con “pulsed electromagnetic fields” e 98 con “ion resonance”. Anche se non si possono garantire certezze di risultato nelle diverse condizioni del dolore cronico garantite a causa della mancanza di studi in questo settore, è significativo che le conclusioni degli studi pubblicati con la Ionorisonanza producono un generale miglioramento clinico superiore del dolore e della disabilità funzionale nei pazienti rispetto alla sola terapia fisica convenzionale.

Abbiamo eseguito uno studio osservazionale presso il Centro di Fisioterapia e Riabilitazione dell’Università di Chieti – Pescara (https://jahc.eu/volume-2/ jahc2009-004/). Il protocollo consisteva di iniziare il trattamento con l’utilizzo del dispositivo Quec Phisis per ridurre gli edemi, diminuire le infiammazioni e rilassare la muscolatura per poi passare al trattamento fisioterapico. Tale protocollo venne applicato ad un campione di 10 pazienti donna età media 43 anni affette da dolore cronico e sindrome fibromialgica, con un trattamento di tre sedute a settimana per tre mesi.

I risultati medi sono:

  • Una riduzione dei sintomi della fibromialgia del 31.7% (scala FIQR);

  • Una riduzione del dolore percepito del 39% (scala VAS);

  • Una riduzione della rigidità dei muscoli della schiena (da 8.8% a 16.3%);

  • Miglioramento dell’elasticità dei muscoli della schiena (da 18.9% a 21.9%);

  • La variazione dei valori è statisticamente significativa in tutto il gruppo di studio.

La dimensione del dolore cronico rappresenta ancora una sfida per medici e riabilitatori ed è uno dei principali problemi di salute a livello mondiale, sia per l’invecchiamento della popolazione che per l’aumento delle malattie cronico-degenerative.

La dimensione del dolore cronico, il suo impatto socio-economico e le evidenti lacune nel fronte dell’assistenza sono aree di intervento prioritarie per le politiche sanitarie europee e nazionali. Trattare adeguatamente il dolore consente non solo di migliorare significativamente la qualità della vita, ma anche di prevenire disabilità secondarie.

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